“Stay hungry, stay foolish… sii affamato, sii folle”.

Non amo le massime e neppure gli aforsimi. Teoria della parola opposta alla concretezza della realtà. Tutti, per un attimo, leggendo un aforisma abbiamo provato una sensazione di sollievo, di verità scoperta, di illuminazione. É l’applicazione dell’aforisma nella vita pratica ad essere difficile nella stessa misura in cui è difficile seguire una rotta, quando non si possiede una bussola.

Eppure… eppure “Stay hungry, stay foolish” (sii affamato, sii folle) è un qualcosa che oramai è entrato a far parte della mia vita. Se proprio dovessi farmi un tatuaggio è questa la frase da cui vorrei farmi accompagnare per sempre.

“Stay hungry”… essere affamati significa essere vivi. Significa conoscere il fuoco della passione, significa continuare ad essere inquieti e costantemente proiettati verso nuovi progetti.

“Stay foolish”… essere folli e visionari per cercare nuove strade. Essere folli sfuggendo ai consigli sensati e oltrepassando il recinto rassicurante della ragionevolezza. Conosco poche persone che sono riuscite ad ottenere il successo senza una bella dose di follia.

Una bambina cieca quando aveva cinque anni venne iscritta dai genitori alla scuola di sci. Follia pura! 20 anni dopo, quando l’intervistai con una medaglia olimpica al collo, mi disse che tutto era nato da quella scelta pazza dei genitori. Il mio amico fraterno Fabrizio Macchi aveva 16 anni quando con un pennarello indelebile, stremato da 3 anni di cancro al ginocchio, scrisse sulla sua coscia sinistra “gamba da tagliare”.

Senza una gamba e con mezzo polmone in meno, tra risate di scherno e scetticismo decise di partecipare alla maratona di New York. Al primo allenamento, sotto gli occhi perplessi dei passanti, riuscì a malapena a fare 30 metri. Poi di maratone di New York ne vinse tre di fila.

Ora nel ciclismo si è aggiudicato due titoli mondiali. É diventato un campione.

“Stay hungry, stay foolish”… sì, anche Fabrizio è affamato e pazzo. E potrei andare avanti con altri esempi, con altre persone che hanno sovvertito gli schemi e si sono andate a prendere la loro vita.

“Stay hungry, stay foolish”… Questa frase la dobbiamo a Steve Jobs, fondatore della Apple.

In questi giorni le tv di tutto il mondo parlano del cancro al pancreas che dopo 5 anni è tornato a bussare alla sua porta. Steve Jobs abbandonerà l’azienda e penserà a curarsi, alla sua famiglia. Ha promesso che tornerà a lavorare ed io lo spero. Fosse solo perchè mi ha regalato questa frase che racchiude una filosofia.

“Stay hungry, stay foolish”. Per molti la vita scorre lungo il filo di queste parole. Sono gli eletti. Quelli destinati a morire senza rimpianti.

“La scelta” puntata con l’amico Fabrizio Macchi