Cara Ilaria, la battaglia per scoprire chi ha ucciso tuo fratello (Stefano Cucchi) continua e come sapevi, nulla sarebbe stato facile. Ieri parlavo con Fabio Anselmo, il tuo legale, persona fantastica che trasuda umanità e che nonostante sia un esperto di “muri di gomma” continua a battersi con tutte le forze possibili. Sapeva sin dall’inizio che sarebbe andata così. Dopo il tuo intervento a Radio 24 ho chiamato Alessandro Milan, conduttore del programma e vecchio amico. Mi raccontava di quello che la gente scrive via sms, degli insulti, della totale intolleranza, dell’ignoranza che continua a dilagare come il più diabolico dei virus. L’ignoranza non ha odore, come i gas nazisti, e corre più veloce del vento.
Forse fingono di non capire che tu non vuoi la beatificazione di Stefano, ma semplicemente la verità. Vorresti entrare in politica, sfruttando naturalmente la notorietà scaturita dal macabro fatto. Anche di questo ti accusano, ma non ti preoccupare, lo dissero anche a Tortora, lo dicono al mio amico fraterno Dario Vassallo, cui hanno ucciso un fratello onesto e Sindaco di Pollica. E chi dovrebbe entrare in politica, se non una persona che ha voglia di cambiare le cose? Che è stata distrutta da quella parte dello stato che bisogna scrivere con la s minuscola. Il genere umano, lo stesso a cui appartiene anche San Francesco, è veramente capace di generare mostri incontrollabili. E torno all’ignoranza delle ideologie prestampate, perché il testo prediletto da ogni vero ignorante è costituito proprio da ideologie prestampate. Il vero ignorante non ha dubbi ma si nutre di verità assolute, il vero ignorante ha sempre una risposta giusta. Si comprano idee e pensieri in stock, esattamente come accade con il tonno alla coop. Quante altre cose da dire ci sarebbero. Intanto, Cara Ilaria, continua la tua battaglia, sono in molti a seguirti, sono in molti a immaginare che un mondo migliore sia ancora possibile. È quanto basta per non fermarsi.