Di messaggi toccanti e forti, nel corso delle tante campagne di sensibilizzazione che ho realizzato in Italia me ne sono arrivati a migliaia. Nella lettera che voglio pubblicare, c’è tutto il senso profondo del mio lavoro. Del resto è scritto in bella mostra nella home page del sito “si comunica quando le parole lasciano un segno, trasformandosi in esperienza”. La lettera l’ha scritta Laura, una studentessa di Piacenza che ha assistito al format “One Life”, e si riferisce al lungo incontro che ogni volta ho sul palco con Gabriele, amico e ragazzo rimasto paraplegico a seguito di un incidente stradale. Leggete pure. Queste parole valgono l’intera campagna.
Gentilissimo Sig. Luca Pagliari,
Sono Laura, una studentessa del Liceo nel quale oggi, venerdì 31 Gennaio 2014, lei ha presentato un progetto di sensibilizzazione sul tema dell’educazione stradale.
Al termine della conferenza ha indicato una e-mail a cui scrivere considerazioni personali e opinioni, purtroppo non la ricordo con esattezza ma, desiderando fortemente di far avere queste mie poche righe al sig.Gabriele, ho pensato di scrivere direttamente a lei.
Le sarei molto grata se riuscisse a fargli arrivare questo allegato, nel caso non fosse possibile la ringrazio ugualemente.
Colgo questa occasione per manifestarle la mia ammirazione verso il lavoro che sta compiendo da molti anni in questo ambito e il mio profondo rispetto per il modo in cui ricopre il ruolo di giornalista.
Laura
Caro Gabriele,
Sono Laura una studentessa del liceo di Piacenza nel quale oggi, venerdì 31 Gennaio 2014, lei è stato gradito ospite.
Le scrivo scusandomi per questa mattina perché non sono riuscita ad avvicinarmi per ringraziarla di persona come invece avrebbe meritato e dirle che lo sforzo straordinario che lei ha compiuto nel raccontare la sua storia mi ha colpito profondamente.
Da quando sono tornata a casa non ho fatto altro che pensare a lei, alla sua storia, allo sguardo perso nel vuoto di suo padre, ai disagi che comporta la sedia a rotelle nella quotidianetà e non sono riuscira a trattenere le lacrime. Mi sono commossa non perché provassi pena ma perché solo in quell’istante ho compreso appieno che ciò che è successo quella tremenda notte sarebbe potuto accadere a chiunque, persino a me o a mio fratello, e mi si è stretto un nodo allo stomaco.
Le sue parole, il suo impegno e la sua determinazione mi hanno segnato intensamente come nulla aveva mai fatto e mi hanno scosso l’anima in una maniera tale che le parole non potranno mai descrivere: è stata un esperienza che ricorderò per sempre.
Quella notte d’estate le ha cambiato completamente la vita e le giuro che oggi lei ha cambiato la mia concezione di esistenza.
Non potrò mai dimenticare il suo sguardo
Continui così sig.Gabriele, sono le persone come lei che mi rendono orgogliosa di vivere in questo paese.
Laura
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