Portare oltre confine una storia come quella di Angelo Vassallo, raccontarla nel cuore del nostro vecchio continente, e cioè al Parlamento Europeo di Bruxelles, aiuta ad essere un po’ più ottimisti. Forse un mondo migliore può esistere. È certo che Vassallo di questo era fermamente convinto. Ieri a Bruxelles erano presenti europarlamentari di altri paesi e questo mi ha fatto molto piacere, perché un esempio come quello di Angelo deve varcare i nostri confini ed essere esportato, come accade con tante cose belle del nostro paese. Personalmente è stato molto bello sentire il Vice Presidente del Parlamento Europeo, ringraziami in pubblico. Una gratificazione importante, un segno di attenzione straordinario, nel mezzo di un mondo distratto e spesso distante dai grandi personaggi di oggi. Non uso il termine eroe, perché abusato, logoro e utilizzato a sproposito. Angelo Vassallo era un grande uomo che faceva il suo dovere, partendo da intuizioni geniali e da una grande umanità. Eroe non sarebbe mai voluto diventarlo.


un momento della proiezione


la sala del Parlamento Europeo


Luca, alla sua sinistra, Massimo Vassallo, fratello e Angelina, vedova di Angelo Vassallo