“Ogni giorno” racconta in maniera originale (mai pietistica o retorica) la storia di Saccio, strappato alla vita terrena quando aveva 14 anni, ucciso da un ubriaco senza patente che procedendo contromano lo investiva.
Un film anomalo che viaggia sottotraccia e intercetta i pensieri profondi degli amici più cari di “Saccio”, degli uomini della Polstrada, di suo papà Vittorio e mamma Simonetta. I complimenti per il soggetto e la regia, se ci saranno, mi faranno piacere, ma l’obiettivo di questo lavoro non è legato ad un esercizio stilistico, piuttosto alla sua efficacia in termini di prevenzione. Più studenti (e non solo) lo vedranno e più possibilità ci saranno che possa risultare utile. Sono felice che già molte città, in ogni angolo d’Italia e tantissime scuole abbiano chiesto la possibilità di proiettare questo film.
Un grande ringraziamento alla famiglia di Saccio, ai suoi amici, a tutti quelli che hanno lavorato al film, alla Polizia di Stato che ha subito creduto in questo progetto e all’Osservatorio per l’educazione stradale e la sicurezza, della Regione Emilia Romagna, con il quale collaboro da quasi 20 anni.